Emozioni e colori in Sicilia: la pista Altomontana sull’Etna

Culla di civiltà millenarie e terra di contrasti straordinari, la Sicilia è un palcoscenico naturale in cui la bicicletta diventa il mezzo ideale per coglierne l’essenza. L’Etna, con la sua imponenza mutevole e il suo respiro di fuoco, non è solo una meta per gli appassionati di due ruote, ma un vero e proprio viaggio attraverso il tempo e la materia, tra colate laviche scolpite dagli eventi e boschi che si aggrappano alle sue pendici.

Pista Altomontana Etna SIcilia

Pedalare sulle sue strade e sentieri significa attraversare un territorio in continua trasformazione, dove ogni curva svela nuove prospettive e la fatica si intreccia alla meraviglia del paesaggio.

Sua maestà l’Etna

È il vulcano attivo più alto d’Europa, con i suoi attuali 3.357 metri, raggiunti dopo le eruzioni del 2021. Una delle sue caratteristiche è proprio questo essere sempre in costante cambiamento, modellato e rimodellato nel profilo e nella sua “statura” dalla lava.

Conosciuto anche con il nome di Mongibello, l’Etna si distingue per la varietà dei paesaggi e per i colori. Si incontrano verdissimi boschi di pini, castagni e querce e ci si imbatte nel colore nero della roccia lavica e nel grigio scuro della cenere della Valle del Bove.

Pista Altomontana Etna SIcilia

Contrastano questi “scuri”, la brillantezza del giallo delle ginestre che fioriscono in primavera e il profondo blu del mare su cui si affaccia a est. Questi contrasti sono magnetici, incantano e rendono “a Muntagna” una tappa imperdibile per i cicloturisti.

La pista Altomontana

La Pista Altomontana è un itinerario di grande suggestione che si snoda a circa 2.000 metri di altitudine, tracciando un ampio arco lungo il versante meridionale e orientale dell’Etna. Il percorso abbraccia una straordinaria varietà di scenari, dall’orizzonte marino della costa ionica alle imponenti bocche sommitali, fino alle sagome lontane delle Isole Eolie e ai rilievi dell’entroterra siciliano.

Pista Altomontana Etna SIcilia

Lunga 38 chilometri, questa traversata d’alta quota è accessibile anche a chi non ha un allenamento avanzato, soprattutto se affrontata con una bici a pedalata assistita, rendendo possibile un’esperienza immersiva tra i paesaggi e le atmosfere mutevoli del vulcano.

Itinerario

Dal Rifugio Sapienza, punto di partenza dell’itinerario, il percorso prende subito quota su un fondo sterrato, aprendo la visuale sull’imponente cratere sud-est e sulla Bocca Nuova, due tra le manifestazioni più spettacolari della costante attività vulcanica dell’Etna.

Lungo il tragitto, si attraversa la colata lavica del 1981, un’imponente distesa di roccia scura che testimonia la forza distruttrice del vulcano. In appena sei giorni, il magma avanzò minacciosamente verso Randazzo, interrompendo anche il tracciato della Pista Altomontana e trasformando per sempre il paesaggio circostante.

Superato il Rifugio Casermetta di Monte Spagnolo, un’oasi di sosta immersa tra pini e faggete, il percorso prosegue fino al Passo dei Dammusi, a 1.760 metri di altitudine. Questo luogo è legato a una delle eruzioni più longeve della storia dell’Etna, durata un decennio intero, dal 1614 al 1624. Qui, il suolo stesso racconta il passato del vulcano attraverso le caratteristiche “lave cordate”, mentre poco distante si apre la Grotta dei Lamponi, una delle cavità più affascinanti della zona, scavata nei secoli dai flussi lavici.

Altri itinerari in Sicilia

Per esplorare l’Isola in bicicletta sono molte le opzioni. Se il tema preferito è “Arte e Cultura” si consiglia il percorso dedicato al Barocco o quello da Trapani a Selinunte.

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Gli amanti dell’avventura invece possono inerpicarsi lungo la Dorsale Peloritana in sella a una MTB oppure percorrere quello che, dal New York Times, è considerato l’itinerario in bici da esplorare quest’anno: Sicily Divide.

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