Sicilia, l’itinerario del Barocco in bicicletta

Storia, cultura, natura ed enogastronomia sono tra le attrattive principali della Sicilia e, nella parte sud-orientale dell’isola, questi elementi raggiungono livelli di assoluta eccellenza.

Siamo nel Val di Noto, dove i paesaggi dell’entroterra si arricchiscono delle testimonianze di un antico e illustre passato. Si tratta, infatti, di un’antica regione che dal periodo normanno fino al 1812 costituiva una delle circoscrizioni amministrative del Regno di Sicilia. Oggi corrisponde a otto città: Palazzolo Acreide, Caltagirone, Ragusa, Modica, Noto, Scicli, Catania e Militello. Dopo il terribile terremoto del 1693 queste città furono magnificamente ricostruite in stile tardo-barocco, tanto da entrare a far parte dal 2002 del Patrimonio UNESCO.

Itinerario del Barocco siciliano

photo credit Italy Cycling Tours

L’itinerario del Barocco siciliano

L’itinerario in bicicletta, tra i molti che si possono intraprendere, parte da Pantalica e arriva a Siracusa, è di media difficoltà e per essere goduto appieno richiede almeno quattro giorni (250 km circa). Per essere completato si attraversano strade provinciali, riserve naturali e strade sterrate.

La partenza alla Riserva Naturale Orientata di Pantalica

Si inizia dalla Riserva Naturale Orientata di Pantalica, in provincia di Siracusa, un’area naturalistica di grande bellezza. Nel corso dei millenni, i fiumi Anapo e Calcinara hanno scavato profonde gole, le cui pareti sono state ricoperte da una lussureggiante vegetazione con oleandri, salici e pioppi. In primavera, il paesaggio si arricchisce di colore con la fioritura di orchidee selvatiche e iris. Qui si trovano anche suggestive piscine naturali le cui acque cristalline, con colori che vanno dal turchese al verde smeraldo, sono perfette per un rinfrescante bagno dopo una pedalata.

Pantalica, itinerario del barocco siciliano

Dall’ingresso di Sortino si segue un bel percorso di 24 km (andata e ritorno) lungo una strada sterrata che si sviluppa sulla vecchia linea ferroviaria che collegava Siracusa a Vizzini.
Attraversando ponti e gallerie, si gode di indimenticabili panorami sulla più grande necropoli d’Europa – 5.000 tombe – risalente al periodo in cui i Siculi abitavano l’area orientale della Sicilia tra il XIII e il VII secolo a.C.

Proseguendo si raggiunge Palazzolo Acreide, la perla dei Monti Iblei, annoverata tra i Borghi più belli d’Italia. L’antica Akrai conserva splendide testimonianze della dominazione greca, come l’Acropoli con il suo “teatro del cielo”, situato in una posizione dominante sulla valle, e il Bouleuterion, dove si riuniva il senato cittadino. Accanto a queste vestigia greche, Palazzolo custodisce anche tesori dell’architettura barocca, come la Chiesa Madre, con la sua sontuosa facciata e gli interni riccamente decorati.
Da non perdere l’ottima salsiccia di Palazzolo Acreide, presidio Slow Food, che viene prodotta ancora secondo la tradizionale lavorazione del suino nero siciliano.

Nel cuore degli Iblei e Ragusa

Continuando il percorso in bicicletta lungo gli antichi sentieri che un tempo erano attraversati da monaci e pellegrini, si possono ammirare splendidi paesaggi costellati di ulivi, campi di grano e mulini abbandonati sino ad arrivare a Chiaramonte Gulfi. Questa piccola cittadina si trova a 679 metri sul livello del mare, nel cuore degli Iblei. È famosa non solo per la sua magnifica posizione, che le è valsa l’appellativo di Balcone di Sicilia offrendo una vista spettacolare che spazia dall’Etna a Gela, ma anche per il suo eccellente olio, considerato tra i migliori d’Italia.

Si prosegue verso Ragusa, la città dei due patroni e dei tre ponti. La sua parte più antica, Ragusa Ibla, custodisce uno dei migliori esempi di barocco in tutta la Sicilia: la chiesa di San Giorgio.

Modica e Portopalo di Capo Passero

Dopo aver lasciato il capoluogo più a sud d’Italia, si continua lungo la strada statale 115 in direzione di Modica, città famosa a livello nazionale per il suo delizioso cioccolato, ancora prodotto seguendo l’antica ricetta azteca. Modica, conosciuta come la “città delle cento chiese”, è divisa in due zone: Modica Alta e Modica Bassa. Si tratta di un meraviglioso presepe incastonato nelle rocce degli Iblei. Le sue principali chiese, il Duomo di San Giorgio e la Chiesa di San Pietro, si affacciano su imponenti scalinate anziché su piazze, creando un’atmosfera suggestiva. Dalla cima del Pizzo Belvedere, il punto più alto della città, si può godere di una splendida vista panoramica.

Capo Passero Itinerario del barocco siciliano

Prima di tornare nella provincia di Siracusa, da assaggiare le deliziose scacce ragusane, focacce farcite con vari condimenti, dalla classica con pomodoro e caciocavallo a quella con ricotta e prezzemolo.

Tra i pittoreschi muretti a secco e l’odore della campagna punteggiata da ulivi, carrubi, mandorli e fichi d’India, si raggiunge il punto più a sud d’Europa, Portopalo di Capo Passero. Questo villaggio di pescatori si trova tra il Mar Ionio e il Mar Mediterraneo.

Marzamemi e la Riserva di Vendicari

Da qui si risale la costa orientale della Sicilia verso Marzamemi, un grazioso borgo marinaro dove è possibile fare una breve sosta per ammirare la pittoresca Piazzetta Regina Margherita, circondata dalle caratteristiche “casuzze” arabe dei pescatori, oggi trasformate in locali e ristoranti. Ai lati della piazzetta si trovano la bellissima chiesa di San Francesco di Paola e il palazzo del Principe di Villadorata, collegato sul retro alla tonnara risalente all’epoca della dominazione araba.

Marzamemi, Piazza Regina Margherita Itinerario del Barocco Siciliano

La tonnara di Marzamemi ha avuto un’importanza enorme nel corso dei secoli, diventando la seconda più importante dell’intera Sicilia dopo quella di Favignana. Qui è possibile fare scorta di tonno e di altri deliziosi prodotti derivati dalla sua lavorazione, come la bottarga, la ventresca e il tarantello.

Successivamente si raggiunge l’ingresso sud della Riserva di Vendicari, un’oasi di pace la cui tranquillità è interrotta solo dal passaggio di numerose specie di uccelli lungo le rotte migratorie dall’Africa. Lasciando le biciclette nel parcheggio, si possono percorrere i 14 km della riserva (per chi ha poco tempo, è possibile scegliere uno dei 3 sentieri disponibili – blu, arancio o verde – attraverso i diversi varchi).

Circondati dai profumi della macchia mediterranea, tra boschi di ginepro, antiche saline, stagni e la suggestiva tonnara, si potranno ammirare le famose spiagge di San Lorenzo, dove le tartarughe nidificano nei mesi di luglio e agosto, Cala Mosche e Marianelli.

Noto, capitale del Barocco

Restano solo 26 km per raggiungere l’altopiano su cui si erge la rinomata capitale del Barocco, Noto, che domina la Valle dell’Asinaro. Attraverso la Porta Reale, un imponente arco di trionfo costruito nell’Ottocento in occasione della visita del re Ferdinando II di Borbone, si accede a Corso Vittorio Emanuele.

Itinerario del Barocco Siciliano

photo credit Italy Cycling Tours

Qui, il sole non smette mai di illuminare i suoi capolavori grazie all’orientamento est-ovest, e si potranno ammirare meraviglie come il Convento di San Francesco, la Chiesa di Santa Chiara, Palazzo Ducezio e la Cattedrale di San Nicolò. Nella vicina Via Nicolaci, dove si trova lo splendido palazzo della famiglia Nicolaci, vengono realizzate meravigliose decorazioni floreali che adornano la strada durante l’Infiorata, un tradizionale saluto alla primavera che si tiene ogni anno la terza domenica di maggio e attira numerosi visitatori.

La meta finale dell’itinerario del Barocco siciliano: Siracusa

Infine, si arriva a Siracusa, la città che Cicerone definì la più grande e la più bella di tutte le città greche. Non si potrà che essere d’accordo dopo aver varcato l’ingresso del Parco della Neapolis: qui spiccano il teatro greco, che nella stagione primaverile ospita la rappresentazione delle antiche tragedie greche dopo il tramonto, e l’Orecchio di Dionisio, un’imponente grotta alta 23 metri con un’acustica eccezionale. Secondo la leggenda, il tiranno Dionisio la utilizzava per ascoltare le parole dei suoi prigionieri.

Anche qui non mancano i gioielli tardo-barocchi: basta attraversare uno dei due ponti che collegano Siracusa all’isola di Ortigia per immergersi nelle affascinanti stradine di questo magico isolotto. Tra sontuosi palazzi e caratteristiche botteghe di artigianato, si raggiunge la splendida Piazza Minerva. Ammirando la bellezza del Duomo, la cui facciata risplende sotto una calda luce che ne esalta i dettagli, si potrà gustare una rinfrescante granita e ripensare alla bellezza di questo incredibile itinerario.

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