Siamo Roberta, 45 anni (mamma, medico odontoiatra), Francesco, 46 anni (papà, falegname e agricoltore),
Elia, 14 anni (studente di pianoforte al conservatorio), Bianca, 10 anni (studentessa alle elementari e di pianoforte).

Viviamo in campagna, immersi nella natura e circondati dalle nostre coltivazioni biologiche. Da qualche anno abbiamo iniziato ad accogliere viaggiatori in bicicletta attraverso la piattaforma Welcome to My Garden e, ascoltando i loro racconti, ci siamo appassionati sempre di più al cicloturismo.
Da sempre viaggiamo in camper, portando con noi le biciclette per esplorare nuove piste ciclabili e muoverci con agilità. Negli ultimi tempi, però, la bici è diventata la nostra scelta principale per viaggiare e spostarci nella quotidianità. Elia, ad esempio, percorre ogni giorno circa 20 km con la sua bici da corsa per andare e tornare da scuola, rendendo la mobilità sostenibile parte della nostra vita di tutti i giorni.

Un viaggio senza meta, alla scoperta del tempo lento
A giugno 2024 abbiamo vissuto il nostro primo viaggio in bicicletta improvvisato, partendo direttamente da casa per immergerci in un’esperienza eco-sostenibile, dove il tempo fosse scandito dal ritmo del gruppo e il semplice pedalare insieme contasse più della meta stessa.
Guidati da tre parole chiave – positività, improvvisazione e adattabilità – abbiamo esplorato con occhi nuovi ciò che ci circonda ogni giorno, riscoprendo il territorio dalla sella della bici. La nostra destinazione era, più o meno, l’Istria, ma senza tappe fisse o tempistiche rigide: avevamo solo 15 giorni davanti a noi e la libertà di costruire il viaggio strada facendo.
Con un bagaglio ridotto all’essenziale (una piccola tenda, materassini, sacchi a pelo, stoviglie minime, un chilo di vestiti a testa e persino un pianoforte pieghevole!), abbiamo pedalato tra i 30 e i 50 km al giorno, dormendo ogni notte in un campeggio diverso. Abbiamo attraversato la laguna veneta, le ciclabili dell’Adriatico, la Parenzana e la costa istriana, alternando la bici con traghetti per evitare strade trafficate. Il viaggio si è concluso a Pola, da dove abbiamo preso un traghetto per Venezia, portando a casa la voglia di ripartire.
Un’esperienza unica, che ci ha insegnato che viaggiare in bici con la famiglia significa scoprire il mondo con occhi nuovi, senza fretta e senza aspettative. E chissà, magari un giorno, lavoro e adolescenze permettendo, ci aspetteranno viaggi ancora più lunghi.
— Roberta, Francesco, Elia e Bianca