Percorrere EuroVelo 8 significa esplorare le coste del Mediterraneo, accanto all’azzurro del mare e avvolti da profumi, sapori e colori. Ma cos’è EuroVelo 8?
EuroVelo è una rete di percorsi ciclabili a lunga distanza che attraversano l’intera Europa. EuroVelo 8 è uno di questi itinerari. Viene definita la Rotta del Mediterraneo, perché parte dallo stretto di Gibilterra e attraversa Spagna, Francia, Italia, Slovenia, Croazia, Montenegro, Albania, Grecia e Turchia, fino ad arrivare all’isola di Cipro.
Potete facilmente immaginare la bellezza della natura e dei paesaggi che si incontrano lungo questo meraviglioso itinerario. Ogni luogo riserva sorprese, attrazioni e luoghi imperdibili.
Non c’è bisogno certo di trovare motivazioni segrete per decidere di percorrere tutta o una parte di EuroVelo 8. Però vogliamo proporvi uno spunto diverso, quello gastronomico.
Ogni Paese attraversato offre ai suoi visitatori ingredienti e ricette della tradizione che sono espressione della propria cultura e della propria storia. Noi, ispirati da un articolo di Amund Vandvik Skogrand che ne scrive sul sito di EuroVelo, abbiamo scelto 5 tappe e 5 (o forse più) piatti per il nostro viaggio in bici gastronomico. Partiamo da Ovest, dalla Catalogna, e arriviamo – mangiando – in Turchia.
Non preoccupatevi, non parleremo di apporto calorico, anzi ci giustificheremo dicendo “tanto ho pedalato tutto il giorno”. Una vacanza in bicicletta stimola l’appetito, ci fa consumare calorie, ci rende felici. Ci concentriamo solo su questo.
1. Catalogna
Partiamo con un piatto simbolo di una delle località più amate della Catalogna: Sitges, località dalle splendide spiagge a pochi chilometri da Barcellona. Il piatto è lo Xató, un’insalata preparata con baccalà dissalato, acciughe, tonno, olive e scarola. L’elemento principale è la salsa che l’accompagna, fatta con nocciole, aglio, mandorle, pane grattugiato, aceto, sale e “nyora”, un tipo di peperoncino essiccato.
Esiste anche un itinerario dedicato a questa specialità: la Ruta del Xató, che attraversa le regioni dell’Alt e Baix Penedès e del Garraf, nella provincia di Barcellona. Le origini di questo piatto risalgono al mondo della viticoltura: il nome deriva infatti da “aixetó”, un piccolo rubinetto usato per assaggiare i primi vini della vendemmia direttamente dalle botti. Durante questi momenti di festa, oltre al vino, si gustava anche un’insalata a base di pesce e verdure di stagione, lo Xató appunto. Ma sono tanti i piatti catalani che si possono assaggiare durante il viaggio, per non perdervene nemmeno uno, guardate sul sito dell’Ente del Turismo.
Sitges si trova nella Provincia di Barcellona, un vasto territorio che si estende dal Mar Mediterraneo alle pianure interne, fino ai Pirenei. Vicini alla città, i paesi della provincia di Barcellona rappresentano splendide tappe di itinerari di difficoltà diverse. Oltre a EuroVelo 8, ci sono molte possibilità per pedalare in Catalogna
2. Francia
Pedalata dopo pedalata, arriviamo nella seconda città francese per grandezza e popolazione: Marsiglia. Splendente e allo stesso tempo misteriosa la città accoglie i visitatori nel cuore della regione Provenza-Alpi-Costa Azzurra. Il suo paesaggio è pittoresco: dai calanchi suggestivi, all’intenso blu del Mediterraneo che abbraccia l’arcipelago delle Frioul. Con l’accento musicale dei suoi abitanti e le strade profumate di spezie, la città fonde tradizione e modernità ed è ricca di arte e di stili.
E a Marsiglia si mangia davvero bene. Il piatto che abbiamo scelto è iconico, quasi banale, ma imperdibile. Stiamo parlando della Bouillabaisse, la tradizionale zuppa di pesce. La ricetta di base prevede l’utilizzo di almeno quattro pesci essenziali: scorfano, triglia, grongo e gallinella, ma spesso si aggiungono anche altri pesci, crostacei e molluschi come ricci di mare, cozze e granchi. Il piatto viene accompagnato dalla rouille, una salsa preparata con pane, brodo di pesce, aglio, tuorlo d’uovo, olio d’oliva, zafferano e peperoncino.
E dopo la zuppa, una pedalata per smaltire: In bici a Marsiglia
3. Slovenia
EuroVelo 8 ci porta anche nell’Istria slovena lungo la ben nota Parenzana. Dopo un viaggio così lungo, ci pare giusto dedicarci a un pasto abbondante.
Così per questa tappa scegliamo due piatti. Cominciamo con un antipasto saporito: un tagliere di prosciutto del Carso. Fatto con le cosce di maiale, viene salato e stagionato per diversi mesi nei venti freddi e secchi della ‘bora’.
A seguire, per contribuire all’apporto calorico, ci dedichiamo alla zuppa bobiči, una minestra istriana fatta di mais, patate, maiale affumicato, varie verdure e erbe aromatiche. Bobiči è il termine locale per i chicchi di mais. Tradizionalmente, la zuppa viene preparata nei mesi estivi e autunnali quando il mais è fresco, ma la potete trovare tutto l’anno.
In Slovenia, una delle mete naturalistiche d’eccellenza per i suoi ambienti incontaminati, tra i numerosi percorsi cicloturistici da percorrere segnaliamo anche la Green Gourmet Route, un itinerario di 11 giorni tra paesaggi e prelibatezze.
4. Croazia
Proseguiamo lungo EuroVelo 8 che ci porta nel cuore della costa croata, con le sue scogliere rocciose, gole di pini e acque limpide di un blu intenso e spettacolare. Lungo la strada si trovano località caratteristiche, città e, naturalmente, specialità da assaggiare.
Nella regione di Spalato, potremmo avere voglia di assaggiare qualcosa di sostanzioso. Perciò il piatto che abbiamo scelto è la pašticada, uno stufato di manzo che, secondo antiche ricette, richiede giorni di preparazione. La carne viene marinata in aceto di vino e lasciata cuocere a fuoco lento in uno stufato di prugne, frutta secca e spezie.
In Croazia ogni regione attraversata – Šibenik, Lika, Quarnaro ad esempio – offre piste ciclabile e delizie da mangiare. Tra le ultime, molte rappresentano la celebrazione del mare e dei sui frutti, come le cozze alla busara o gli scampi della costa adriatica.
Ma non possiamo finire il pasto senza un dolce, in questo caso la deliziosa torta alle mandorle di Rab, chiamata così dall’isola di Rab nella baia del Quarnaro. E per digerire, non lo vogliamo un liquorino? Quello al maraschino della regione di Šibenik è una squisitezza alla ciliegia marasca.
5. Turchia
Lungo la EuroVelo 8 in Turchia, i ciclisti possono deliziarsi con una varietà di piatti tradizionali che riflettono la ricca cultura culinaria del paese. A Izmir, si può iniziare la giornata con un boyoz, una pasta sfoglia tipica a base di farina, olio di girasole e tahini, spesso accompagnata da uova sode, spinaci e formaggio. Per un pranzo leggero, il kumru, un panino di pane di ceci farcito, è una scelta perfetta per un pasto veloce e gustoso. A cena, non si può perdere l’Izmir köfte, un piatto a base di polpette speziate e saporite. Per chi cerca un piatto di pesce, il midye dolma, cozze ripiene di riso speziato, uvetta e pinoli, è una prelibatezza da non perdere, spesso venduta da ambulanti lungo le strade della città.
I 500 km dell’EuroVelo 8, Mediterranean Route, iniziano nell’antica città di Pergamo, attraversano Izmir (Smirne) e conducono infine a Efeso, passando per numerosi siti archeologici, pittoreschi villaggi rurali e località costiere. Il tragitto offre una varietà di paesaggi: dalla moderna Pergamo (conosciuta in turco come Bergama), si scende attraverso una campagna verdeggiante che rapidamente si apre su spiagge incantevoli e sull’infinita bellezza del Mar Egeo, che incanta lo sguardo a ogni pedalata.
Ma non dimenticate che ci sono tanti altri itinerari che permettono di scoprire le bellezze celebri e più nascoste della Turchia.
Viaggiare lungo il Mediterraneo in bicicletta può essere un’esperienza davvero incredibile, non solo per i secoli di cultura che attraverseremo o per i paesaggi senza eguali, ma anche per una tradizione culinaria che racconta tanto di noi.