Il cicloturismo è uno stile di vacanza che consente di esplorare territori e conoscere non solo i luoghi, ma soprattutto le identità locali, le persone. È anche un business, che stimola e arricchisce le economie delle destinazioni che investono nelle attività e nelle infrastrutture legate alle vacanze attive. Il cicloturismo rappresenta inoltre un settore in crescita che genera profitti e in linea con l’esigenza di proteggere l’ambiente attraverso pratiche sostenibili.
Il cicloturismo è soprattutto una passione e la bicicletta uno strumento potente per migliorare la qualità della vita delle persone. Ed è proprio la passione, unita a una visione responsabile del proprio ruolo, ad aver dato vita al progetto Clorofilla, produttore italiano di stazioni di assistenza e ricarica per biciclette ed e-bike.
L’attività di Clorofilla parte dal presupposto che il turismo in bicicletta non solo impatti meno sull’ambiente, ma rappresenti un turismo educativo, in grado di mettere le persone in condizione di scoprire bellezza in movimento. Da qui l’idea di supportare quelle realtà che mettono al centro l’ospitalità e l’accoglienza dei viaggiatori in bici.
L’azienda Clorofilla
L’azienda Buratti Meccanica, storica e prestigiosa azienda di lavorazioni meccaniche della Romagna, nasce dall’esperienza della Buratti Dino & Figli, quando nel Dopoguerra il Sig. Dino apre un’officina di riparazioni meccaniche. Ancora oggi l’azienda viene gestita dalla famiglia Buratti, affiancata da un team di tecnici e programmatori. Precisione, pragmatismo e innovazione sono le basi su cui si fonda il lavoro dell’azienda che, nel 2019, dopo anni di ricerca e sviluppo, presenta a Eurobike il progetto Clorofilla e le proprie colonnine.
L’azienda crede fortemente nel ruolo migliorativo delle biciclette e delle vacanze sulle due ruote, ecco perché decide di dedicarsi allo sviluppo di soluzioni che incontrino le esigenze di quelle realtà che con Clorofilla condividono la medesima prospettiva. La missione aziendale è chiara: soddisfare le necessità di chi pedala, risolvendo i piccoli/grandi problemi meccanici che si possono incontrare lungo la strada.
E se è vero che le stazioni di assistenza sono appositamente pensate per l’utente finale – il ciclista -, è anche vero che Clorofilla nello stesso tempo cerca di rispondere a una domanda, talvolta non ancora emersa o forse inespressa, di bar, ristoranti, bike hotel e strutture che hanno l’obiettivo di fornire prodotti dedicati proprio a quel ciclista.
Infrastrutture e cultura dell’accoglienza sono i fronti su cui lavorare per contribuire allo sviluppo del settore cicloturistico e rendere più attrattiva una destinazione, è importante essere presenti e lavorare per migliorare questi aspetti. Infatti, l’esperienza positiva genera una ricaduta importante per il movimento delle vacanze in bici.
La Ciclovia dell’Appennino e gli altri progetti
Esistono già itinerari cicloturistici in Italia in cui già è possibile vedere il risultato dell’installazione di colonnine di riparazione bici e ricarica e-bike, come ad esempio la Ciclovia dell’Appennino. Grazie alla partnership con Misura, sponsor della ciclovia, sono stati messi a disposizione i fondi per finanziare l’acquisto delle colonnine Clorofilla. Per questa ciclovia le stazioni sono state personalizzate.
Altri progetti in cantiere coinvolgono la valorizzazione della Ciclovia dei Parchi della Calabria e della rete cicloturistica “In Bici a Pelo d’Acqua” in Piemonte. Nel corso del 2024, questi itinerari saranno arricchiti con l’installazione di colonnine di riparazione e ricarica destinate alle biciclette elettriche, segnando un importante passo avanti verso la realizzazione e promozione di soluzioni sostenibili nel settore del cicloturismo.
Nello specifico, la Regione Calabria si appresta ad equipaggiare i suoi 545 chilometri di Ciclovia con 20 colonnine personalizzate della serie Clorofilla Power. Analogamente, la rete cicloturistica piemontese “In Bici a Pelo d’Acqua” adotterà 27 colonnine della serie Clorofilla Basic e Trail lungo i suoi 270 chilometri di percorsi che attraversano suggestivi paesaggi, collegando l’Italia alla Svizzera.
Tali investimenti testimoniano il riconoscimento dell’impegno costante di Clorofilla nel promuovere infrastrutture cicloturistiche all’avanguardia e sostenibili, contribuendo in modo tangibile al rinnovamento e alla crescita dei territori interessati in un modo distintivo e di valore aggiunto.
Alla portata di tutti
La bici è democratica, alla portata di tutti. Altrettanto devono esserlo gli strumenti per il ciclista. Ecco perché i progettisti hanno realizzato un design ergonomico e intuitivo che rende le colonnine facilmente accessibili e utilizzabili. Inoltre, per ridurre al minimo la manutenzione, sono stati utilizzati componenti resistenti all’usura.
Cosa si trova su una colonnina? Una serie di cacciaviti, brugole e chiavi delle misure più diffuse per poter intervenire in caso di necessità e tamponare piccoli problemi meccanici.
Non solo l’uso deve essere “facile” ma anche la reperibilità. Comunicare la presenza delle stazioni di ricarica e assistenza è fondamentale perché la community dei ciclisti e cicloturisti siano consapevoli dell’esistenza delle colonnine. Una colonnina nascosta o introvabile non è di alcuna utilità.
Con questa considerazione in mente, Clorofilla ha implementato altri due servizi per individuare le strutture che decidono di installare le colonnine. Si tratta innanzitutto di una mappa interattiva Google, che permette di individuare la colonnina più vicina o di visualizzare le colonnine disponibili in una particolare zona di interesse. Inoltre, in collaborazione con komoot è stata creata la raccolta di tutte le colonnine in modo che chi utilizza l’app possa trovarle sul proprio percorso.